Ginecologia - Pap Test

Il Pap Test o Papanicolaou test, cosi chiamato dal medico che ideò questo screening, è effettuato anche in donne sane per prevenire il tumore del COLLO (cervice) dell'utero o individuare precocemente alterazioni citologiche che con gli anni potrebbero portare a questo tipo di tumore. Questo screening ha portato ad una riduzione importate della mortalità nelle donne negli ultimi vent'anni.
Le linee guida italiane consigliano l'esecuzione ogni 3 anni dopo l'inizio dell'attività sessuale o comunque dopo i 25 anni di età fino ai 64 anni. Questo tipo di screening riduce il rischio di sviluppare un tumore cervicale invasivo del 70%.
Ricordo anatomicamente che l'utero può essere immaginato come una 'pera' rovesciata costituita dal corpo dell'utero al cui interno c'è una cavità virtuale rivestita da endometrio, che si sfalda con la mestruazione (sangue), e nella cui cavità ospita il feto nel corso della gravidanza; e il collo, un piccolo cilindro che sbocca in vagina.
Questo esame viene effettuato durante la visita ginecologica, introducendo lo speculum, un particolare strumento che permette di dilatare la vagina in modo da visualizzare il collo dell'utero e facilitare il prelievo che viene ottenuto tramite una spatola e un bastoncino cotonato che prelevano piccole quantità di muco dal collo e dal canale cervicale. Questo campione verrà poi inviato in laboratorio dove un citologo analizzerà le cellule del tessuto, si cercheranno anomalie di morfologia e la presenza del Papilloma virus. E' un test che può essere effettuato anche in gravidanza e in allattamento, almeno dopo 1 mese dal parto. Non è un esame doloroso, per alcune donne può risultare fastidioso per l'introduzione dello speculum, si consiglia di rimanere il più possibile fermi e rilassare i muscoli del perineo, facendo eventualmente respiri profondi, dura pochi minuti. Nei giorni successivi è possibile vedere qualche traccia di sangue.
Come bisogna prepararsi al test?

  • nei due gg precedenti meglio evitare: lavande,creme, gel, ovuli, schiume vaginali e rapporti sessuali
  • la mestruazione deve essere terminata da almeno tre giorni per evitare che ci siano perdite di sangue che rendono il prelievo inadeguato
  • evitare visite ginecologiche ed ecografie transvaginali nei giorni precedenti al prelievo