Ginecologia - Papilloma Virus (HPV) e Tumore al Collo dell'Utero
Il tumore del collo dell'utero è causato principalmente dal virus dell'HPV, che si trasmette nella maggior parte dei casi per via sessuale.
Il preservativo riduce nettamente il rischio di trasmissione, non protegge al 100% nel caso dell'HPV, perché questo virus può infettare anche la cute non protetta dal profilattico, ma deve comunque essere usato. In alcuni casi l'infezione può essere trasmessa da una persona all'altra molti anni dopo che una delle due persone l'ha presa, quindi può anche non avere a che fare con l'attuale compagno. Molti studi ritengono la giovane età, il numero dei partner sessuali e la giovane età nei primi rapporti i fattori di rischio più rilevanti.
Il tumore del collo dell'utero è il secondo tumore più diffuso nelle donne. Colpisce ogni anno 3500 donne e causa 1000 decessi in Italia. E' un virus molto comune, si stima che il 75% degli individui venga infettato nel corso della vita.
Esistono molti tipi di Papilloma virus, almeno 120 tipi differenti, che possono portare a lesioni di diverso genere: condilomi (di natura benigna) i tipi 6-11 e lesioni di tipo maligno , il 16-18, che possono negli anni evolvere in cancro. Esistono tre possibilità di infezione: regressione, persistenza ed evoluzione. Molte di queste lesioni evidenziate tramite il Pap test regrediscono spontaneamente nel corso di 6/8 mesi, sono pertanto transitorie, in questo caso ruolo importante è rappresentato dalle difese immunitarie dell'individuo; il 50% dei casi nel corso di 1 anno, l'80% di regressioni in 2 anni, in alcuni casi grazie a trattamenti specifici. La persistenza è la condizione necessaria invece per l'evoluzione verso il carcinoma. Solo quelle che cronicizzano possono portare nell'arco di 7-15 anni a tumore.