Ostetricia - Toxoplasmosi

Che cos'è?
E' un infezione causata da un parassita chiamato Toxoplasma. Dà un leggero senso di malessere: lieve febbre e aumento di volume delle ghiandole del collo. Il parassita prima di infettare l'uomo infetta i gatti. Tuttavia il modo più comune per contrarre l'infezione non è possedere un gatto ma consumare cibi contaminati come carni crude o poco cotte, frutta e verdura entrati in contatto con terra contaminata.
E' contagiosa?
Non si trasmette con contatto fisico né con rapporti sessuali. L'infezione può essere trasmessa al feto tramite la placenta se la mamma contrae l'infezione in gravidanza.
Come si scopre l'infezione?
L'infezione è spesso asintomatica, molti adulti non sanno se in passato sono stati affetti, è possibile scoprirlo tramite un esame del sangue. In gravidanza questi esami vengono richiesti alla prima visita. Una mamma infetta spesso è asintomatica ma vi è comunque il rischio di passare l'infezione tramite la placenta. Il rischio aumenta se la mamma si infetta nel 3° trimestre ma le conseguenze sul bambino sono più gravi se l'infezione avviene nel 1° trimestre, con danni all'udito, alla vista e al cervello.
Come si cura?
E' possibile, una volta accertata l'infezione, somministrare alla mamma farmaci specifici e sicuri che possono ridurre il rischio di infezione al feto.
Norme igienico-alimentari
In caso di gestante sieronegativa (ossia mamma che non ha mai contratto l'infezione) è consigliabile mettere in atto alcune misure preventive:

  • Evitare il contatto con il gatto e le sue feci. Se si è in possesso di un gatto adottare le seguenti precauzioni: affidare ad altri la pulizia della sua cassetta facendo sostituire spesso la lettiera e facendo sterilizzare il contenitore almeno per 5 min con acqua bollente
  • Non mangiare carni crude o poco cotte e salumi (è possibile mangiare solo prosciutto cotto e mortadella)
  • Lavare accuratamente verdura e frutta prima del consumo
  • Lavare sempre le mani dopo aver toccato carni crude, frutta o verdura
  • Pulire accuratamente le superfici della cucina e gli utensili venuti a contatto con carni crude, frutta o verdura non lavate
  • Evitare il consumo di uova crude e latte non pastorizzato
  • Usare sempre guanti di gomma per le attività che comportano il contatto con materiali contaminati da feci di gatto (giardinaggio…)
  • Evitare i viaggi in paesi in cui la toxoplasmosi è molto diffusa (Africa centrale, Sud America, Francia)
  • Evitare il consumo di frutti di mare crudi (in particolare cozze, capesante e ostriche crude)